Riscaldamento a pavimento
La scelta di quale impianto di riscaldamento utilizzare all’interno della propria abitazione passa attraverso la valutazione di tutti i vantaggi e gli svantaggi legati alle diverse tipologie di installazione.
Il nostro consiglio è di abbandonare il tradizionale impianto di riscaldamento a radiatori e di utilizzare il riscaldamento a pavimento che, composto da pannelli radianti, rappresenta il sistema a più alta efficienza energetica ampiamente diffuso in tutti i Paesi europei.
L’impianto di riscaldamento a pavimento consente di progettare e costruire edifici in elevata Classe Energetica (Classe Gold, Classe A Plus e via dicendo).
APPROFONDIMENTI
Il principio di funzionamento del sistema con pannelli radianti si basa sulla circolazione di acqua calda a bassa temperatura, in genere tra i 30°C e i 40°C, in un circuito chiuso, che si sviluppa coprendo una superficie radiante molto elevata. Gli elementi costitutivi dell’impianto di riscaldamento a pavimento sono:
- Pannello isolante
- Foglio rigido in PVC
- Tubazione
- Massetto
- Collettori
Il riscaldamento a pavimento rappresenta l’evoluzione del riscaldamento tradizionale e da esso si differenzia per:
- La diffusione uniforme del calore: mentre nel termosifone il riscaldamento si diffonde per convenzione, con l’aria calda verso l’alto e l’aria fredda verso il basso, nel caso del riscaldamento a pavimento la diffusione del calore avviene per irraggiamento e in questo modo la temperatura rimane costante in tutto l’ambiente.
- Libertà nella scelta del pavimento: si può scegliere qualsiasi tipo di pavimentazione, dai laminati alle piastrelle, dalla moquette al cotto. Solo per il parquet bisogna prestare maggiore attenzione nella scelta del legno che dev’essere stabile e di spessore ridotto.
- Maggiore libertà nell’organizzazione degli spazi interni: è possibile disporre di pareti libere per arredare le stanze.
- Meno polveri: mentre il termosifone produce polveri che poi si diffondono nell’ambiente per effetto della convenzione, nel caso del riscaldamento a pavimento questo problema è quasi inesistente, così come notevolmente ridotta è la presenza di acari e di muffe con la garanzia di maggiore igiene ed un ambiente più salubre.
- Risparmio energetico nel corso degli anni e maggiore efficienza energetica.
I nostri marchi
La manutenzione di un impianto di riscaldamento
Tra gli interventi necessari alla manutenzione di un impianto di riscaldamento, riveste grande importanza il trattamento dell’acqua che circola in esso.
Parte di quest’acqua, che rimane spesso depositata all’interno dei tubi dell’impianto a pavimento o nei termosifoni, innesca processi di deterioramento dell’impianto stesso, come la corrosione, la formazione di alghe, i depositi di calcare, scaglie e fanghi.
APPROFONDIMENTI IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
L’azienda dispone di un team di tecnici che, a seconda della tipologia di impianto installato, offre i seguenti servizi:
- Sostituzione dell’acqua calcarea presente nell’impianto con acqua addolcita;
- Aggiunta di additivi all’acqua dell’impianto per bloccare l’aggregazione del calcare, la formazione di alghe e la corrosione.
In seguito a guasti o al ritrovamento di sporco residuo all’interno della caldaia proponiamo invece:
- Aggiunta di additivi pulitori e defanganti;
- Flussaggio dei tubi e degli elementi dell’impianto;
- Sostituzione dell’acqua sporca con acqua trattata;
- Lavaggio completo dell’impianto.
Queste diverse azioni vanno ponderate e scelte in base alla tipologia d’impianto installato e dell’entità dello sporco residuo, fermo restando che l’obiettivo principale è quello di stabilizzare l’acqua dell’impianto in modo che, dopo aver tolto lo sporco, se ne blocchi la successiva formazione.
Attraverso l’attività di manutenzione di un impianto di riscaldamento è possibile:
- Allungare la vita dell’impianto;
- Ridurre i consumi;
- Ripristinare lo scambio termico, con il calore che arriva dove richiesto;
- Prevenire guasti alla caldaia, alle valvole e ai circolatori dell’impianto;
- Limitare o eliminare la corrosione;
- Risolvere i problemi di uniformità di calore nelle varie stanze;
- Risolvere i problemi legati alla rumorosità e alla formazione di aria o gas nei tubi.
No, un impianto radiante a pavimento non ha la necessità di scaldare quanto un radiatore tradizionale perché, utilizzando l’irraggiamento termico uniformemente diffuso su tutto il pavimento, è possibile ottenere una piacevole sensazione di comfort e calore. Inoltre, grazie alla temperatura di mandata vicina ai 35°C (bassa rispetto ai 70°C dei termosifoni), si abbattono notevolmente i consumi energetici.
Non vi sono particolari controindicazioni per la salute che possano in qualche modo limitare l’utilizzo della tecnologia radiante a pavimento. Il funzionamento a bassa temperatura dell’impianto, regolato dalla normativa UNI EN 1264 che ne limita la temperatura superficiale a 29°C, non va a creare alcun problema circolatorio alle gambe. Un impianto radiante a pavimento riduce il transito di polveri e sostanze che possono creare irritazioni e fenomeni allergici.
Si. Più specificatamente, in sede di ristrutturazione esistono sistemi appositi per ridurre ai minimi termini gli spessori mantenendo, in alcuni casi, le altezze originarie.
No, accanto al sistema radiante a pavimento sono state sviluppate innovative soluzioni a soffitto e a parete che garantiscono ottime performance sia per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo. Sono entrambe una valida alternativa o integrazione al sistema radiante a pavimento.
Sì, a differenza del radiatore tradizionale il sistema radiante a pavimento può essere utilizzato eccellentemente anche nella stagione estiva come sistema di raffrescamento.
APPROFONDIMENTI IMPIANTO RADIANTE A SOFFITTO
No, perché a differenza dei radiatori che riscaldano l’aria nelle immediate vicinanze o dei termoconvettori che convogliano aria calda direttamente nell’ambiente generando moti ascensionali nei quali l’aria riscaldata si solleva verso l’alto, l’impianto radiante a soffitto trasmette il calore per irraggiamento. La trasmissione del calore per irraggiamento del soffitto radiante funziona come il sole che riesce a trasmettere, anche in inverno e in lontananza, il calore che va così a creare una zona di comfort naturale, uniforme e ben distribuita.
Sì, il sistema radiante a soffitto è particolarmente consigliato per il raffrescamento estivo. Infatti, la sua bassa inerzia permette di raggiungere un’adeguata temperatura di raffrescamento in tempi rapidi. Il sistema a soffitto è notevolmente più economico dei classici condizionatori e il funzionamento non va a creare né correnti d’aria né rumori.
Sì, grazie alle linee guida segnate sulla parte inferiore del pannello modulare in cartongesso è possibile vedere chiaramente il tracciato delle tubazioni e quindi sapere dove passa il fluido. Sarà quindi possibile, se non già previsto in sede di progettazione, forare il cartongesso per inserirvi l’illuminazione, le bocchette del trattamento aria o altri elementi dell’impianto.
Rispettando l’altezza di abitabilità dei locali, se non presente una macchina di trattamento aria o vincoli legati a particolari esigenze di progettazione, sono sufficienti 15 cm di spessore.
Sì, utilizzando delle specifiche regolazioni “intelligenti” è possibile regolare in maniera autonoma e ben distinta ogni singolo impianto. Tali centraline sono elettroniche e riconoscono il locale con la maggior richiesta di energia, pertanto impostano automaticamente i parametri dell’impianto per soddisfarla.